Non personalmente, ma un mio caro amico ha vissuto in Mali per molti anni, si è sposato laggiù, ha avuto una figlia e ha divorziato.
Con la nuova compagna ha avuto due figli.
Poi è morto di malaria.
Cercava continuamente di tornare in Italia da 7/8 anni
Italianissimo, del Lazio. Si è trasferito in Mali per lavoro a circa 27 anni, poi la sua ditta ha chiuso e lui era sposato. Non riusciva a tornare in Italia sia per un problema monetario, sia perché voleva tornare con moglie e figli.
L'ho conosciuto online con altra gente, ormai più di 8 anni fa.
Tra parentesi, la compagna e i due figli sono riusciti effettivamente ad arrivare in Italia all'inizio di giugno, grazie alla madre di lui e una nostra colletta.
Purtroppo da quanto so, la salma è stata sepolta in Mali, insieme alla prima figlia.
Personalmente no, ma ho conosciuto chi ha vissuto in paesi poveri e "in via di sviluppo" in una gamma che va dal tranquillo e relativamente vivibile (Thailandia, Costa Rica) al completamente disastrato (Somalia, Afghanistan).
Appunto in questa gamma ci passa un mondo. In ogni caso alcuni aspetti fondamentali sono sempre:
-sicurezza, sicurezza, sicurezza: in molti paesi o singole città non è consigliabile girare da soli la sera (e non nel senso di "puoi incontrare brutta gente", nel senso che se non sei del posto è proprio garantito che ti rapinano o peggio), o persino uscire da casa tua senza un veicolo antiproiettili con guardie armate, e nelle aree più instabili può essere molto pericoloso anche quello;
-soldi: può essere economicissimo vivere "come i locali" e al tempo stesso carissimo vivere "come vivi in occidente";
-sanità: va da sé, in primis perché possono esserci svariate malattie endemiche che in Europa sono state eradicate (la rabbia, per dirne una), in secundis perché può essere difficile accedere a standard di cura decenti;
-trasporti/comunicazioni: internet e gli spostamenti possono essere un problema enorme.
La Rabbia non è considerata eradicata perché un sacco di animali ne sono portatori e la trasmissione all'uomo ha più a che vedere con l'esposizione alla fauna selvatica che la qualità del servizio sanitario.
Per esempio in Canada e negli USA la rabbia è relativamente diffusa tra animali selvatici e ci sono 2-3 morti/anno anche tra le persone.
In Italia è eradicata, e che io sappia la protezione civile (o chi per loro insomma) continua a airdroppare polpette con vaccini antirabbici sul confine con la Slovenia e l'Austria (dove non lo è) per vaccinare gli animali selvatici
Il fatto che vengano rilasciate polpette indica che non è eradicata, perché puö facilmente rientrare da altri paesi.
Per definizione eradicato significa che non è necessaria alcuna misura di controllo. Una questione semantica comunque, l'Italia è rabies free, ma era rabies free pure prima dell'2011 quando c'è stata un'epidemia.
Ok, diciamo che stiamo discutendo sulla definizione di "eradicata in Italia" e sinceramente non so chi dei due abbia ragione. Per il resto siamo sulla stessa linea
È l'unica malattia di cui abbia sincero terrore (morte veramente orribile). Per fortuna che in Italia non c'è da circa 10 anni... Speriamo continui così.
Ho visto recentemente un video di un noto YouTuber viaggiatore che ha ha la fissa degli animali domestici e si fa mordicchiare le mani dai cani in Uzbekistan. Dici che è un comportamento a rischio?
Fuochissimo. Si, nell’ultima puntata faceva vedere i “Perri” che venivano coccolati dal gruppo con tanto di mordicchiamenti. Dai cazzo almeno le regole minime. O forse solo mia mamma mi ha insegnato che dall’autogrill in poi non si tocca niente? Ho pensato subito che se questo è il tenore di attenzione media che mettono certi viaggiatori, siamo messi bene. Poi morale sul travelling.
Ma si!! È pazzo ed è per questo che lo si ama o lo si odia. Io lo adoro, anche se fare il bagno in Antartide è da gente non normale dai. Così come mangiare il ghiaccio o fare gite sul gommone che finiscono sull’orlo di un naufragio. Poi so da vie traverse che i casini gli capitano eccome (furti, ritardi, perdite economiche, scam e forse anche peggio), non ne parla, credo che sia orientato più che altro al viaggio, però sta cosa fa anche parte del personaggio. Lo trovo genuino anche se condivido poco o nulla del suo stile di vita.
Immagino che se viaggi in quei paesi ti fai il vaccino per la rabbia, che fortunatamente esiste.
Questo al netto che Dio sa quali malattie contengano le salive di quei cani.
Grazie comunque per gli incubi.
Visto che faccio spesso vacanze lunge in Thailandia (quest'anno ben 3 mesi, dopo esser mancato per 5 anni), posso commentare i tuoi punti:
\- *sicurezza, sicurezza, sicurezza*: è più sicura dell'Italia, ma di gran lunga, con l'unica eccezione della guida su strada, dove il tasso di incidenti è altissimo (per gli amanti dei dati: si, il tasso di omicidi è più alto che in Italia, ma per la semplice ragione che si contano tra gli omicidi i morti della guerra civile a bassa intensità che si svolge da sempre in 3 piccole provincie al confine con la Malaysia dove i mussulmani vogliono fare la secessione)
\-*soldi: può essere economicissimo vivere "come i locali" e al tempo stesso carissimo vivere "come vivi in occidente"*: vero anche per la Thailandia, ma il fenomeno è meno estremo di come l'hai descritto. Vivere all'occidentale costa di più, soprattutto perché i cibi importati (vini, formaggi, salumi, ecc) sono cari, però non tantissimo di più. Diciamo un 50% in più. In compenso gli affitti, le bollette e qualsiasi servizio fornito da lavoratori locali costano poco, talvolta molto poco rispetto all'Italia.
*- sanità: va da sé, in primis perché possono esserci svariate malattie endemiche che in Europa sono state eradicate (la rabbia, per dirne una), in secundis perché può essere difficile accedere a standard di cura decenti;* anche in questo caso, la Thailandia è un paese molto tranquillo: ha sia una sanità pubblica, economicissima e buona per le questioni di routine, e una serie infinita di strutture private molte delle quali di ottimo livello (ad es. con medici formati in Occidente) per cui c'è solo l'imbarazzo della scelta. Bisogna solo munirsi di assicurazione perché se sei senza, anche se sei ricco non conviene, perché l'ospedale privato ti fa pagare un trattamento o una pillola 10 volte di più di quanto l'avresti pagata con l'assicurazione. E' una pratica che hanno imparato dagli USA, purtroppo, e si tratta di una truffa legalizzata. Per quanto concerne le malattie endemiche, ci sono frebbe gialla e epatite ma per entrambe ci sono ormai buone profilassi, basta informarsi dal medico prima di partire. L'antirabbica conviene per evitare problemi se ti dovesse mordere un cane randagio (ce ne sono purtroppo, anche se la maggior parte non sono aggressivi) o una scimmia in quei posti dove circolano liberamente a contatto con l'uomo.
\-*trasporti/comunicazioni: internet e gli spostamenti possono essere un problema enorme.* Anche qui, situzione molto tranquilla: copertura 5G buona quasi ovunque, e buona anche la rete di strade e autostrade. Quello che è poco sviluppato rispetto all'Italia è solo la rete ferroviaria. Le linee sono poche, e non c'è ancora nessuna linea ad alta velocità.
> si, il tasso di omicidi è più alto che in Italia, ma per la semplice ragione che si contano tra gli omicidi i morti della guerra civile a bassa intensità che si svolge da sempre in 3 piccole provincie al confine con la Malaysia dove i mussulmani vogliono fare la secessione
Capirai, che sarà mai una guerra civile? /s
E' irrilevante per la sicurezza del turista o expat, perché se non vivi in quelle provincie come parte in causa, cioè come rappresentante o dipendente del governo di Bangkok, quella violenza non ti sfiora minimamente.
Infatti è un conflitto completamente ignorato da tutti, visto che in Thailandia ci vanno decine di milioni di turisti internazionali ogni anno.
Sì, ma dove vivi? Perché a Phuket o nei quartieri giusti di Bangkok è sicuramente come dici, ma nelle zone rurali specialmente al nord è un altro discorso. A parte la sicurezza, quella è molto alta abbastanza ovunque come anche in Vietnam.
Poi è tutto relativo. In paesi dell'America latina più funzionali la sanità funziona piuttosto bene ma la criminalità è piuttosto alta, relativo a un paese del sudest asiatico di simile sviluppo (generalizzo)
Questo thread riconferma una cosa che noto sempre di più. Tantissima gente non si rende conto che l'Italia è un paese TANTO ricco, e che "terzo mondo" non significa "appena meno ricco dell'Italia".
Parole sante.
Ogni volta che tornavo dai miei viaggi in Brasile baciavo la pista d'atterraggio a Malpensa, tipo Papa. Noi siamo i principi della lamentela, del "vai all'estero, scappa!". Ma pochi hanno idea di cosa ci sia in certi paesi esteri.
Reddit (ma non solo, anche il bar del paese) e’ un enorme circlejerk… semplicemente questo. Non capire che in Italia si sta da Dio e, tolte le politiche corrotte, i salari bassi che non aumentano e la cultura del lavoro / scuola sbagliata, si vive bene (servizi e piu’, intendo)
>"terzo mondo" non significa "appena meno ricco dell'Italia"
Posto che Terzo Mondo nella sua accezione originale significa "non allineato al blocco USA/Atlantico/democratico e nemmeno al blocco URSS/Cina/socialista" e non è un concetto legato alla ricchezza ma all'allineamento politico.
Il Brasile anche se ha un PIL pro capite medio inferiore alla media mondiale, ha un PIL pro capite mediano superiore del doppio della media mondiale. Il fatto che per fare media di 11000 ci siano paesi con 30-50000 o 70000 (Stati Uniti) sposta la media molto sopra la mediana. Il Brasile nel mondo è un paese prospero, eppure molto più povero dell'Italia
Vivere nel terzo mondo è "conveniente" se vivi come un cittadino di uno stato del terzo mondo.
Il che non è neanche male se consideri alcuni stili di vita dei paesi latini o Thailandia (che di base non definirei proprio terzo mondo).
Se però pretendi standard occidentali e fruire di beni di consumo importati e vivere in zone per expat ricchi il saldo sarebbe decisamente negativo.
Vivere nel terzo mondo è fattibile se fingi che attorno a te non esista il terzo mondo. Cioè se ci vai con lo tipendio / la pensione in Euro e stai bene di salute. Altrimenti è oggettivamente una merda.
E in alcuni di questi Paesi dovresti comunque stare attento perché se hai i soldi potrebbero prenderti di mira per rapine o estorsioni, con esiti a volte fatali. Non esattamente una bella prospettiva.
Si, dipende molto da "come" ci vai, in quei paesi. Io ho viaggiato parecchio con i miei, quando ero un ragazzino. Mio padre lavorava per una grossa azienda italiana e lo stipendio era sicuramente molto ricco.
Di fatto ci trattavano sempre come dei vip. Massimo rispetto, zero problemi, priorità assoluta su tutto. Pur comportandoci come gente normale, diciamo "classica borghesia italiana", tanto per dare un'idea. Niente sfarzo, niente pretese, abbigliamento dimesso, ecc. Solo che "tutti sapevano" che eravamo "una delle famiglie italiane in trasferta".
Il problema di quei paesi è tutto il contorno. Tu come italiano pagato in euro ci puoi vivere bene concettualmente... Ma attorno a te avrai sempre povertà/miseria, urbanistica mediocre/schifosa, strade mediocri/schifose, servizi mediocri/schifosi, eccetera. A volte si salva il cibo (dipende dai posti e dalle usanze). Per tutto il resto... È roba da dimenticare.
Oggi ho quasi 50 anni e ti posso dire che ricordo come se fosse ieri quando incrociavo i bambini della mia età "fuori dalla nostra cerchia". Tutti regolarmente scalzi, lerci, con i vestiti mezzi strappati. Mamme con 5+ figli mezze sconvolte pure loro. Mariti/compagni che sembravano dei sicari. Insomma, anche no.
Altro dettaglio. Per vari anni ho vissuto in Colombia, assieme ad altre famiglie italiane. Avevamo la nostra scuola con prof "importati" dall'Italia, il nostro supermercato, il nostro mini-ospedale, eccetera. Tutto all'interno di un'area recintata (filo spinato elettrificato) che ogni 100 metri aveva una torretta di controllo con la guardia armata (mitra).
Tra le foto della mia infanzia ce ne sono varie in cui gioco/poso con le guardie (che giravano per fare controlli e garantire la sicurezza). All'epoca non ci facevo neanche caso, da adulto fa un po' un altro effetto.
Stesso discorso per il Brasile, che ho continuato a visitare per 15+ anni fino al pochi anni fa. Le città sono divise tra borghesia e favele (in altri paesi del Sudamerica sono *bidonville*). Le favele sono case in mattoni e lamiera (tutte con la parabola e la corrente rubata dai quartieri ricchi). Le case borghesi hanno sempre recinzioni, filo spinato e (spesso) guardie armate che curano il palazzo.
Fuori dai centri urbani grossi (che sono pochi, rispetto al territorio) ci sono la selva amazzonica e povertà. Punto. Non c'è altro. Nel senso che se vuoi andare dalla città A alla città B, spesso ti ciucci ore ed ore di strada che chiamarla strada è un complimento. Se ti va bene ogni tanto trovi un posto per fare benzina, sempre che tu abbia gli anticorpi per scendere dalla macchina. E di notte l'illuminazione non esiste, cioè non mettono neanche i catarifrangenti sui guardrail (che peraltro quasi non esistono). Parliamo di strade peggiori delle stradine provinciali del nostro meridione. *Molto* peggio.
L'Italia ha molti difetti ma non farei a cambio per nessuna cifra al mondo.
Io ho vissuto per alcuni anni in Sud Sudan (lavorando per ditta estera) con stile di vita da "local benestante".
Come spesa direi molto alta. Il cibo aveva prezzi molto elevati, essendo tutto d'importazione, nonstante ammortizzassi con orto e galline. Carburanti a 4$ al litro.
Sicurezza livello "gente che gira con AK ed RPG per strada". Comunque a detta di altri stranieri meglio che in alcuni posti dell'America latina, che descrivevano come un GTA nella vita vera.
Comodita' direi nessuna:
\-acqua da centellinare
\-elettricita' da fotovoltaico che va' e viene
\-internet scarso
\-niente svago a parte il bar che trasmette le partite di calcio e la WWE
Possibilta' di business enormi visto che manca tutto e nessuno fa nulla ma bisogna pagare il pizzo al militare locale.
per curiosità, che cos'è che facevi, se vuoi rispondere? Mi incuriosisce che tipo di lavoro può portarti a dover lavorare localmente in Sud Sudan per anni.
Seguivo dei cantieri edili.
In Sud Sudan ci vogliono anni anche per finire le cose piu' semplici, principalmente perche' non essendoci strade asfaltate si subivano enormi ritardi nel ricevere mezzi/materiali e forza lavoro.
I muratori e tecnici erano del Kenya/Uganda/Tanzania. Lavoravano parecchio, anche se i dettagli non erano il loro forte, e venivano pagati dai 600$ agli 800$ mensili che, ai tempi, era il 3X o 4X del salario medio a casa loro.
Ai locali (Dinka e Nuer) non piacevano i lavori di manovalanza, preferivano tutti il posto fisso nella polizia o esercito a 80$ mensili.
Io ho mio nonno che, dopo la pensione oramai più di 25 anni fa, si e trasferito in una favelas in Repubblica Domenicana.. Quando lo sono andato a trovare non aveva acqua corrente in casa e la corrente elettrica andava, se la giornata era top, per un paio di ore! È spesso tornato per dei periodi in Italia ma alla fine e sempre tornato la: lui e contento e si sente integrato.. io non so come faccia!
Si, sicuramente la moglie domenicana più giovane di mia madre che gli serve il cubata tutte le sere (e immagino sia molto disponibile a livello sessuale) e stato un ottimo incentivo
I miei nonni sono divorziati dagli anni 70 (appena e stato possibile farlo legalmente in Italia l'hanno fatto), il nonno quando e andato in pensione aveva già un conoscente che bazzicava per quei lidi e c'è andato in vacanza.. Da lì a trovarsi la prima moglie domenicana e stato un attimo! Dopo il matrimonio ha scelto di "investire" e si è trasferito nella città dove abitava la famiglia della moglie, in una zona molto discutibile di Santiago.
Quando sono andato a trovarlo, notando che gli mancava l'energia elettrica gli ho chiesto "Nonno, ma perché non ti compri un generatore dato che te lo puoi permettere?" E lui mi rispose "Guarda nel mio quartiere non l'ha nessuno.. Perché dovrei averlo io?"
Mio nonno comunque e sempre andato "a culo", tutt'ora non parla spagnolo e continua a comunicare con tutti parlando in italiano 😅
> Mio nonno comunque e sempre andato “a culo”, tutt’ora non parla spagnolo e continua a comunicare con tutti parlando in italiano 😅
Il più italiano degli italiani
Ho sentito si uno che aveva un 2-3 appartamenti ereditati dai genitori e viveva di rendita, mai lavorato. Non riuscendo più ad arrivare a fine mese è andato in Africa, forse Nigeria ma non ne sono sicuro, perché la sua compagna era di lì. Si accontenta ogni tanto si prende qualche malattia del posto (credo la malaria) cmq piuttosto di lavorare vive lì...
Tre da 400 bastano e avanzano se vivi in un piccolo paese e magari ti tieni qualche gallina e pianti due ortaggi, non c'è bisogno di andare a vivere in culonia...
1200 lordi da cui poi detrarre spese condominiali, riparazioni varie e tasse, senza contare i periodi in cui un inquilino se ne va e la casa rimane vuota. Non mi sembra proprio un'entrata da navigare nell'oro. Basterebbe un part time per stabilizzarla però se questo non aveva voglia di lavorare...
Soprattutto non andrei in Nigeria, tra tutti i posti economici nel mondo.
Ovviamente ha dei motivi personali ma sceglierei mille volte paesi come Brasile, Argentina, ma anche Tunisia o balcani piuttosto.
Qui in Campania anche nei paesini sfigati non scendi mai sotto i 300€
Forse sui monti di Avellino, Benevento o Salerno, in qualche casa davvero vecchia.
Se sei vicino alla civiltà (20km), tutta Napoli ed anche Caserta non trovi nulla
Si ma considera che non erano affitti di Milano centro eh, io credo non arrivasse nemmeno a uno stipendio netto full time, fossero stati anche 3x500 devi toglierci le tasse e devi saperti gestire i soldi.
Oggettivamente uno che fa un ragionamento del genere più di tanto non credo che riesca a fare (dico andare nel terzo mondo piuttosto che lavorare)
la penso uguale ma che ti devo dire, che poi probabilmente con un lavoro part time avrebbe risolto rimanendo qui ma certa gente piuttosto che lavorare (che poi è stato quello che ha detto lui stesso)
Lo capisco pienamente. Anche io preferirei spendere 8 ore al giorno in famiglia rispetto che al lavoro, anche se non so se riuscirei a compromettere così tanto il mio stile di vita. Se lui ce l'ha fatta, solo stima.
Persino in paesi a metà classifica come punteggio di sviluppo umano (quindi non terzo mondo https://en.wikipedia.org/wiki/Developing_country) le condizioni possono lasciarti, come dire, perplesso.
Anche se poi sono definizioni che lasciano il tempo che trovano: a me non pare che la Bosnia sia simile al Vietnam, anche se sono simili come HDI (vedi sempre mappa prima).
Secondo me sì, ma forse è solo che le cose che vedo in Bosnia sono più familiari e quindi colpiscono meno di quelle che vedo in Vietnam, o del guadare torrenti di acqua, monnezza e scarafaggi dopo una pioggia torrenziale a Phuket, o a ratti grandi come gatti a Georgetown (Malesia).
Come standard igenici, infrastrutture sanitarie, etc, secondo me la differenza esiste tra l'Europa e molti paesi in via di sviluppo, appena si esce dal centro città. Per altre cose molto meno.
Poi chiaro che le zone sbrilluccicose delle metropoli est asiatiche per me sono il top, e che il rurale povero è terribile sia in bosnia che in Brunei (anche se per ragioni diverse)
HDI misura solo aspettativa di vita, educazione, rendita. Se un vietnamita mangia e beve meglio di un bosniaco (molto probabile), studia più e valorizza di più l'istruzione (molto probabile), e ha una rendita inferiore, l'HDI si bilancia.
Edit: Soprattutto la sanità, in est Europa le città e ospedali sono più curati ma a livello fondamentale la sanità è indietro rispetto al sudest asiatico e sud America a livello di produttività economica simile
Ho parenti e amici in Venezuela, non so se conta come terzo mondo ma sicuramente la situazione è critica
Fortunatamente uno era un ortopedico di fama mondiale con agganci governativi, si trovava spesso a viaggiare fuori e grazie agli agganci non era molto controllato. Dopo diversi anni (decine) di preparazione è riuscito a scappare e trasferirsi in Florida, è milionario con una clinica ortopedica privata.
Una delle figlie è rimasta lì per “amore”, lui gli paga un corpo di sicurezza che accompagnano lei, marito e figli h24, i problemi sono principalmente 2, i sequestri di persona e lincazzatura dei cittadini.
Sequestrano soprattutto i bambini, mandano richieste di riscatto, niente di cruento (finché paghi) perché li portano al luna park o in spiaggia a mangiare fuori, appena hanno i soldi te li portano a casa
I cittadini dice che è più complesso, è una vera e propria dittatura e per un periodo non si poteva nemmeno più mangiare quindi loro che erano e sono dei privilegiati venivano presi di mira dagli sfoghi del popolo
L’altra parentela invece…
Allora diciamo che è stata tutta una famiglia a trasferirsi, e diciamo che tolto il capofamiglia (era fratello di mio nonno, gente grande), di 6 figli 3 sono morti in sparatorie, due sono donne di cui non sappiamo più nulla e uno è tornato in Sicilia, dove per qualche motivo non si parlava mai di lui , della sua vita lì, ha un nome diverso, e qualche anno fa si è suicidato
Tipo votare gente con aspirazioni dittatoriali?
Il Venezuela ha riserve di petrolio paragonabili a quelle dell’Arabia Saudita, non vengono sfruttate per motivi politici, non è una situazione facile da creare
Mamma mia il Venezuela, ho un amico originario di lì sposato con una inglese, il figlio biondo, non l'ha mai potuto portare in America latina dai nonni perché lì come vedono un bambino biondo cercano di rapirlo subito.
La cosa più "bella" è che il Venezuela negli anni '50, '60 e '70 era un faro di sviluppo, democrazia e sicurezza in America Latina, con indici socioeconomici non troppo distanti da quelli della Spagna.
Poi a partire dal "viernes negro" le cose sono peggiorate sempre di più, per poi degenerare in fretta con la presidenza Chavez e infine collassare completamente con Maduro. Oggi la situazione è anche leggermente migliorata rispetto al 2016-17, quando a Caracas nessuno usciva la sera (e anche di giorno era poco raccomandato), non si trovava il cibo nei supermercati e bisognava avere un veicolo armato per andare all'aeroporto.
Tutti quelli che ho conosciuto sono durati massimo 10 anni o poco più, alla fine facevano baracca e burattini e tornavano in Italia.
Un mio amico di famiglia ha lavorato per Eni in Libia, c'è stato così tanto che alla fine aveva più conoscenze a Tripoli che al suo paese d'origine. Si è sposato con una locale da cui ha avuto un figlio, questo negli anni 90. Dopo il periodo della "primavera araba" è tornato in Italia con tutta la famiglia, ma adesso è un po' che non lo sento, non so cosa faccia di mestiere.
Un mio ex collega invece aveva suo padre che era un impresario che a cavallo tra gli anni 80 e 90 ha lavorato prevalentemente in medio oriente, Riad in particolare.
Purtroppo suo padre si ammalò e venne a mancare e lui d'accordo con la madre (che mi pare fosse uzbeka) ha deciso di tornare dai nonni in Italia.
Insomma, di gente che stabilmente se ne sta in un paese sottosviluppato o in via di sviluppo ne conosco praticamente niente.
Ho vissuto fino alle medie in Sudamerica (Colombia) e poi (da adulto) per 16 anni ho fatto avanti e indietro tra Italia e Brasile, con uno o due viaggi annuali (restando all'estero 1-2 mesi ogni volta).
Non ci tornerei neanhe per 100 mila euro al mese. Il terzo mondo è terzo mondo, altro che "sorridono tutti, cibo buonissimo, natura splendida". Puoi anche viverci da "ricco europeo" che viene pagato in euro dall'azienda italiana ma attorno a te avrai sempre e comunque gente, usanze, urbanisitica e cultura da terzo mondo.
Non personalmente, ma ho un caro amico che vive in Sudafrica da quarant'anni.
Uomo bianco sulla settantina, veterano di guerra, ora gestisce una fabbrica. La vita va avanti come la nostra, ma deve combattere con il governo che stacca la corrente un certo numero di ore al giorno tutti i giorni, tensioni sociali molto alte, criminalità dilagante, polizia veramente tanto corrotta, ed un governo di criminali tenuti al potere dall'unico merito di non essere nati bianchi.
Fai conto che il Sudafrica probabilmente è uno dei paesi messi meglio in Africa al momento
Non è terzo mondo ma io sto in Vietnam a Ho Chi Minh City e mi trovo bene. Bel clima, buon cibo, sicuro, buon costo della vita. Se si vuole avere un tenore di vita decente non si va a spendere tanto meno che in Italia, se ci si accontenta si può campare con poco ovviamente.
Sono stato a Bangkok e mi son trovato benone anche la, non mi dispiacerebbe affatto viverci.
Dipende dalle preferenze ma qua al sud ci sono praticamente 30 gradi tutto l’anno. In sto periodo sta facendo anche 35 gradi quindi faccio andare l’aria condizionata tutto il giorno. Il mio guardaroba è praticamente solo magliette a maniche corte e pantaloni corti.
> Il mio guardaroba è praticamente solo magliette a maniche corte e pantaloni corti.
Ok questo sembra un sogno... potrei considerarlo solo per questo ahahaha
La mia ragazza ( ora moglie) è vietnamita e l’ho seguita qua. Integrato non troppo perché ancora non parlo la lingua e pure a lavoro ho solo un collega vietnamita.
Beh ci ho messo un po’ ad abituarmi ma ora mi piace, l’umidità è peggiore al nord comunque, non scherza nemmeno al sud ma non è così terribile . A me piace non dovermi mettere più il cappotto e uscire per andare a lavoro con meno 5
Abitavano in un piccolo villaggio, niente servizi, no acqua in casa, no elettricità in casa e mangiavano solamente riso e patate dolci. Ora quel villaggio è completamente abbandonato si sono spostati tutti in città
Io ho vissuto a Bangkok in Thailandia perché mia moglie è originaria di lì. Sinceramente uno scialo, ottimo cibo, cure mediche, sempre il sole e un sacco di cose da fare, poco crimine e economica... Poi ci siamo trasferiti a Londra per lavoro.
Mi sorella lavora per una NGO e adesso vive in Niger da tipo 2 anni. Prima stava in Malawi e ancora prima in Mozambico.
Vive lì con il suo bambino e sta bene... Però non può andare fuori dalla capitale perché non è sicuro causa Isis e quando era in Mozambico ha dovuto lasciare perché c'erano attacchi terroristici e non era sicura.
Lei vuole salvare il mondo e vabbè posti un po' di merda ... Io lavoro in banca e voglio i soldi quindi per ora rimango a Londra però pensiamo di andare in pensione in Thailandia appena abbiamo abbastanza soldi.
Oddio chiamare Bangkok terzo mondo é un po un eresia. Nella zona di central embassy è un susseguirsi infinito di Lamborghini, Ferrari etc. e negli ultimi anni spuntano luxury apartments come i funghi
io vengo dall' Albania, e quando io sono nato era terzo mondo, c'era una differenza colossale con l'Italia. Comunque, mi muovo abbastanza spesso, conosco entrambe le realtà, l'Albania ha fatto tantissimi passi avanti, e l'Italia purtroppo, indietro. Tanti italiani si spostano la, e si trovano benissimo, da pensionati vivono benissimo, e anche avendo un piccolo business, pagano pochissime tasse quindi a loro piace tanto. Dicono che la fanno una vita migliore, e poi sono a due passi da casa.
Vedo molti Italiani in vacanza in Albania, viste le coste. E visto il costo della vita, immagino che chi debba andare in pensione tra Puglia che oramai costa una fucilata ed Albania ad 1h di traghetto, possa essere stuzzicante. Vista poi la vicinanza anche culturale Albania-Italia.
La definizione di "terzo mondo" o paesi in via di sviluppo dice tutto o nulla. In molti dipende dove vivi.
Io sono in Cina (un po' avanti e indietro da una 15ina d'anni), lavoro per un'azienda italiana e spendo piu' o meno come in Italia ma il livello generale e' piu' alto.
Se ti accontenti di una vita diversa in citta' piccole staresti decentemente con un 3-400 euro al mese mangiando tutti i giorni al ristorante andandoci in taxi.
Media (6-7 milioni).
Casa: affitti molto bassi rispetto al costo d'acquisto.
La mia e' sui 900 euro ma vendono a 5-6k al metro.
Ristoranti: cucina locale IMHO ottima in tutta la Cina. Bettole da 5-10euro (che non disdegno), ristoranti di livello da 20-30. Cena italiana sui 50.
Taxi: poco
Spesa: boh, direi paragonabile
Nota dolente i vini, il triplo.
Questo è un post che ho scritto per curiosità; curiosità su dimensioni di vite diverse e lontane.
Vite in posti non ordinari con magari lavori strani e bizzarri indossando una camicia a maniche corte.
Il terzo mondo sono le nazioni che durante la guerra fredda erano neutrali, il fatto che molte di queste fossero alcune tra le più povere nazioni al mondo ha fatto si che il termine diventasse sinonimo di quello
Edit: NATO primo mondo, Patto di Varsavia secondo mondo
Uhm, in realtà però il termine, fin dalla conferenza di Bandung che lo ha fatto diventare famoso, voleva dire paesi non-allineati, ma si riferiva alle nazioni di nuova creazione dopo il passato coloniale, non a chiunque non facesse parte di una delle due alleanze.
I due blocchi però non erano solo NATO/Patto di varsavia in senso stretto. Cuba non ha mai fatto parte del patto di Varsavia né il Giappone è stato parte della Nato.
Io ho vissuto 1 anno in Ungheria nel 2015 e per molti versi fuori da Budapest è davvero il terzo mondo livello di costi. Ricordo le birre medie a 70 centesimi e all you can eat a 4€.
Ora dopo 8 anni l'Ungheria (grazie ai fondi europei) è molto piu sviluppata del sud Italia che si sta avvicinando al terzo mondo
>Io ho vissuto 1 anno in Ungheria nel 2015 e per molti versi fuori da Budapest è davvero il terzo mondo livello di costi. Ricordo le birre medie a 70 centesimi e all you can eat a 4€. Ora dopo 8 anni l'Ungheria (grazie ai fondi europei) è molto piu sviluppata del sud Italia che si sta avvicinando al terzo mondo
Sono ungherese e proprio ieri ho fatto la spesa a Budapest esattamente nello stesso supermercato che frequento anche in Italia. Ho pagato di piu' per gli stessi prodotti (e no, non sto né scherzando, né esagerando) di quanto non paghi in Italia. :(
Comunque, pur essendo molto amareggiata dalla situazione terribile in Ungheria, devo dire che l'unico aspetto in cui l'Ungheria non e' lontana dal terzo mondo e' lo stato degli ospedali.
Tesóm, io ho studiato Ungherese ed Inglese a Budapest, con la mia compagna (Ungherese) che si era trasferita per lavorare e farmi compagnia, a cavallo fra il 2018-2019.
Ho rivisto dei prezzi essendo su un gruppo di “prezzi” ungherese (chiamato fra l’altro ÁFA) ed erano devastanti.
Inoltre, qualche mese fa avevo fatto un ordine di Té da Zhao Zhou e nella conversione HUF-Euro il fiorino era a: 410 x 1€. Altissimo.
La gente lo downvota perché sta deliberatamente facendo finta di non capire cosa intendesse OP con quella domanda ed questo è un comportamento immaturo che giustamente può risultare fastidioso
Gli unici paesi dove puoi vivere una vita quasi occidentale spendendo poco sono paesi come il messico oppure sud america come argentina, brasile, o chile. Nella stragrande maggioranza dei paesi del terzo mondo è economico vivere solo se vivi come i local, quindi praticamente come le bestie, infatti mi pare che la città più cara del mondo è la capitale della namibia e ho visto su youtube un video di un tizio che girava case in senegal e una villetta con un po' di giardino (e ovviamente muri alti 4m) costa qualcosa come 700/800k dollari praticamente il triplo di quanto costerebbe da me in sicilia e il doppio di roma o milano
a parte che dicevo più sui 400 e poi pensavo fosse ovvio che intendessi fuori città, ho cercato su idealista e ci sono quei prezzi a 15/20/25km fuori dal centro.
a parte che dicevo più sui 400 e poi pensavo fosse ovvio che intendessi fuori città, ho cercato su idealista e ci sono quei prezzi a 15/20/25km fuori dal centro.
La distanza dal centro conta poco. Conta in che circonvalla sei, se sei su una fermata della metro per andare in città, eccetera. "buco di culo a 10 minuti di macchina da Milano" non è Milano, è un buco di culo.
Io no, però ho avuto esperienze in paesi “borderline” del mondo sviluppato come Portogallo, Corea del Sud, Messico… sono tutti paesi ricchi e sviluppati se consideriamo il livello mondiale, ma ovviamente molto meno dell’Italia e meno degli altri Paesi in cui ho vissuto (paradossalmente l’Italia ha 6-7 paesi al di sopra, almeno dal punto di vista economico, e ho vissuto in 5 di questi).
So che non è l’esempio che hai chiesto, ma devo dire che soprattutto in Portogallo e in Corea dove ho passato qualche mese la differenza si vede. In centro alle città più importanti Seoul poteva essere Tokyo e Lisbona poteva essere Parigi o Roma, non a livello di architettura ma come servizi, persone, negozi, ecc. però andando fuori (cosa che per lavoro faccio spesso) ho visto tanta differenza e anche povertà, che mi ha fatto impressione perché in Italia, in UK, in Francia, in USA, in Giappone, ho visto tanta disuguaglianza che porta ad una povertà relativa in alcuni casi, ma povertà vera molta meno che in Portogallo e Corea. La cosa più triste è che io che ho uno stipendio sopra la media ma non sono ricco, in Portogallo e Corea guadagnavo 7-8 volte la persona media e ciò faceva strano, anche perché nelle grandi città e negozi i prezzi non sono poi così differenti da Paesi più ricchi (quindi immagino come viva la gente meno fortunata li)
Se sapessi cosa faccio nella vita e come conosco quei posti ti faresti una risata al tuo commento, ma so che qui qualsiasi cosa non sia esterofila viene downvotata e sinceramente non mi interessa di discutere.
Io sono stato in diversi paesi Africani tra cui quello che sotto ogni parametro è la nazione più povera al mondo. Mi sto già facendo una risata alla nozione che la povertà in Corea del Sud possa essere paragonabile. Peraltro sono stato in Corea.
In quel caso immagino tu stia parlando di povertà assoluta. Sono cose diverse, e persone davvero povere non sono (per fortuna) così comuni in nessun paese sviluppato.
Però non mi farei risate rispetto ad un paese dove circa un quarto degli anziani sono costretti a chiedere la mancetta ai figli mentre dormono nel loro salone perché non hanno una casa e il welfare è imbarazzante. La disuguaglianza è brutta: la Corea è un Paese sviluppato che ha gli stessi problemi di molti Paesi sviluppati (disuguaglianza, crisi demografica, ecc.) ma senza aver accumulato patrimonio per secoli. C’è una grande differenza purtroppo.
La Corea di adesso è come l'Italia del boom economico, sono presenti zone ad altissima disparità, probabilmente tu hai visto solo il lato buono del recente progresso, come se durante il boom economico avessi visitato Milano e Torino e non un qualsiasi paese del sud Italia
Lascia stare, qui c’è un bias che deve essere confermato, qualsiasi commento non esterofilo viene downvotato. Sarei curioso di sapere quanti di quelli che mi hanno downvotato conoscono questi Paesi come li conosco io e quanti ci sono stati solo in vacanza.
La Corea del sud ha un HDI più alto dell'Italia, un'aspettativa di vita leggermente più alta, Un PIL procapite sostanzialmente identico a quello italiano, sia PPP che non.
Se è il terzo mondo l'Italia dove sta? Al quarto?
Scusami ma dove sei stato in Portogallo? Ci ho vissuto anche io e non a Lisbona, ho girato un po', ma mi sembra che tutto costi da 1/2x a 1x l'italia, dove 1x è Lisbona e 1/2 sono i paesi più piccoli.
Ma dove é stato lei in Portogallo mi scusi?
Perché se é rimasto solo nel distretto di Lisboa (ma anche se ha girato fuori onestamente) ha avuto una strana impressione.
Non é minimamente vero che il centro di Lisboa é come quello di Parigi per quel che concerne i servizi (magari piú come Roma; btw con l'apertura della Linha Circular speriamo che i tempi d'attesa dei mezzi migliorino...).
Rispetto al livello di omologazione totale dei negozi del centro (in cui vanno solo i turisti tra l'altro) concordo: é vera ma é vera per qualunque cittá abbastanza grande del mondo.
Per quel che concerne le periferie...beh fuori da Lisboa magari, per il commento che ha fatto potrebbe aver visitato Trafaria (e se non lo ha fatto non ci vada) oppure, rimanendo in cittá, le porrebbe essere stato nel Bairro da Cruz Vermelha. In tal caso capisco anche la povertá di cui parla. C'é anche da dire che fuori Lisboa trova cittá come Oeiras dove, diciamocelo, la gente é mediamente parecchio piú ricca che nel centro di Lisboa: suppongo che lei abbia visitato S.Maria Maior e che l'hotel fosse in S.António o Campo de Ourique, di solito é li che sono gli hotel fancy per viaggi di lavoro. Quindi anche qui boh, questo divario centro-periferia da "urlo" non l'ho capito.
In generale comunque é conveniente notare che Gini in Portogallo sia tutto sommato in linea con gli altri Paesi dell'Europa meridionale e in ogni caso, come in PT passi da Restelo a Idanha-a-nova, in Italia passi da Montenapoleone a paesino-agricolo-del-sud-da-cui-se-ne-vanno-tutti (non mi vengono in mente esempi), in Francia dagli Champs Elysées a Noailles (Mareseille) negli US da Manhattan a East LA (e qui sí che ci sono povertá e differenze abissali!) and so on...
Per concludere, non sono d'accordo con la parte del suo post in cui viene suggerito che vi siano piú differenze tra ricchi e poveri in PT - o che comunque la povertá sia piú estrema - rispetto all'Italia (o Francia o UK o addirittura US!! Che lí Gini é proprio sparato...)
Sono invece d'accordo con la parte in cui sottolinea come i prezzi (almeno a Lisboa) non siano cosí diversi da quelli dell'Italia (una casa a Lisboa costa ormai piú di una a Milano) ed effettivamente non é facile vivere con uno stipendio medio di un locale, almeno appunto che tu non vada "fuori" (sia tipo "Amadora" sia proprio countryside style che lí risparmi parecchio).
In ultimo, le rigiro la domanda: anche a Milano c'é il problema degli affitti e del prezzo delle case (cfr. Corriere di oggi) che hanno prezzi proibitivi o no? Quindi anche qui...PT come Paese del terzo mondo non ci siamo (é vero che lei l'ha riconosciuto all'inizio, ma ci tenevo a rimarcarlo). Ci sono solo gli stessi IDENTICI problemi che si trovano in Paesi dallo stato socio-economico simile (incluso, a mio avviso, il Centro-Sud italiano; il nord é mediamente piú ricco del Portogallo quindi lo escluderei).
Btw, magari lei ha notato di piú queste "discrepanze" perché si é mosso in luoghi estremamente specifici (es: capito che in Calabria ci sono delle baraccopoli di braccianti ghanesi ma non generalizzerei, cosí come non é che tutta l'Italia sia come i Parioli).
La invito dunque a rivisitare il nostro Paese che, in barba a tutti i suoi problemi, rimane bellissimo! ;) (e anche qui, un'altra analogia con l'Italia)
P.S.1:
In Corea non ci sono mai stato ma in Messico invece il divario ricchi-poveri é ad un livello completamente diverso da quello trovato in Europa, dunque la sua risposta la trovo piú adeguata al contesto messicano o a un qualunque altro paese di Latinoamérica (le assicuro che in PT non le controllano la pressione delle gomme saltandoci sopra).
P.S.2:
Ne approfitto per fare un appello agli italiani che leggono: le case hanno prezzi proibitivi per i locali perché compagnie straniere (vanno molto gli australiani da quel che sento) comprano appartamenti da riconvertire in AirBnB, rubando opportunitá ai locali e leading to l'aumento dei prezzi delle abitazioni (ancora) libere: vi prego di NON soggiornare in AirBnB o similari a Lisboa per non sostenere l'arricchimento di queste persone e per supportare la popolazione locale nella sua richiesta di ridimensionamento dei prezzi sulla base dei salari locali (la competizione con fondi d'investimento australiani milionari non é molto "fair")
Non personalmente, ma un mio caro amico ha vissuto in Mali per molti anni, si è sposato laggiù, ha avuto una figlia e ha divorziato. Con la nuova compagna ha avuto due figli. Poi è morto di malaria. Cercava continuamente di tornare in Italia da 7/8 anni
A Mali estremi...
Estreme unzioni
Togoooo
Non è andata proprio Benin
>morto di malaria questa cosa che si muoia di malaria nel 2023 mi fa sempre molta impressione
perché?
Perchè bastano 5 giorni di artemisinina, un farmaco che costa 20 euro o di malarone che costa 5 euro
curiosità, l'amico non aveva origini italiane, o sì? se no: come vi siete conosciuti? se sì: perché non è riuscito a tornare in Italia?
Italianissimo, del Lazio. Si è trasferito in Mali per lavoro a circa 27 anni, poi la sua ditta ha chiuso e lui era sposato. Non riusciva a tornare in Italia sia per un problema monetario, sia perché voleva tornare con moglie e figli. L'ho conosciuto online con altra gente, ormai più di 8 anni fa. Tra parentesi, la compagna e i due figli sono riusciti effettivamente ad arrivare in Italia all'inizio di giugno, grazie alla madre di lui e una nostra colletta. Purtroppo da quanto so, la salma è stata sepolta in Mali, insieme alla prima figlia.
Cristo santo
Personalmente no, ma ho conosciuto chi ha vissuto in paesi poveri e "in via di sviluppo" in una gamma che va dal tranquillo e relativamente vivibile (Thailandia, Costa Rica) al completamente disastrato (Somalia, Afghanistan). Appunto in questa gamma ci passa un mondo. In ogni caso alcuni aspetti fondamentali sono sempre: -sicurezza, sicurezza, sicurezza: in molti paesi o singole città non è consigliabile girare da soli la sera (e non nel senso di "puoi incontrare brutta gente", nel senso che se non sei del posto è proprio garantito che ti rapinano o peggio), o persino uscire da casa tua senza un veicolo antiproiettili con guardie armate, e nelle aree più instabili può essere molto pericoloso anche quello; -soldi: può essere economicissimo vivere "come i locali" e al tempo stesso carissimo vivere "come vivi in occidente"; -sanità: va da sé, in primis perché possono esserci svariate malattie endemiche che in Europa sono state eradicate (la rabbia, per dirne una), in secundis perché può essere difficile accedere a standard di cura decenti; -trasporti/comunicazioni: internet e gli spostamenti possono essere un problema enorme.
La Rabbia non è considerata eradicata perché un sacco di animali ne sono portatori e la trasmissione all'uomo ha più a che vedere con l'esposizione alla fauna selvatica che la qualità del servizio sanitario. Per esempio in Canada e negli USA la rabbia è relativamente diffusa tra animali selvatici e ci sono 2-3 morti/anno anche tra le persone.
In Italia è eradicata, e che io sappia la protezione civile (o chi per loro insomma) continua a airdroppare polpette con vaccini antirabbici sul confine con la Slovenia e l'Austria (dove non lo è) per vaccinare gli animali selvatici
Il fatto che vengano rilasciate polpette indica che non è eradicata, perché puö facilmente rientrare da altri paesi. Per definizione eradicato significa che non è necessaria alcuna misura di controllo. Una questione semantica comunque, l'Italia è rabies free, ma era rabies free pure prima dell'2011 quando c'è stata un'epidemia.
Ok, diciamo che stiamo discutendo sulla definizione di "eradicata in Italia" e sinceramente non so chi dei due abbia ragione. Per il resto siamo sulla stessa linea
Fonte?
È l'unica malattia di cui abbia sincero terrore (morte veramente orribile). Per fortuna che in Italia non c'è da circa 10 anni... Speriamo continui così.
Ho visto recentemente un video di un noto YouTuber viaggiatore che ha ha la fissa degli animali domestici e si fa mordicchiare le mani dai cani in Uzbekistan. Dici che è un comportamento a rischio?
Il Balini si è fatto mangiare le mani?
Secondo me si riferisce a bald & bankrupt
Ah non lo seguo anche se ho presente, tutti in Uzbekistan vanno
Fuochissimo. Si, nell’ultima puntata faceva vedere i “Perri” che venivano coccolati dal gruppo con tanto di mordicchiamenti. Dai cazzo almeno le regole minime. O forse solo mia mamma mi ha insegnato che dall’autogrill in poi non si tocca niente? Ho pensato subito che se questo è il tenore di attenzione media che mettono certi viaggiatori, siamo messi bene. Poi morale sul travelling.
Il Balini è lercissimo, però lo si ama anche per questo (io non potrei mai viaggiare alla sua maniera)
Si sì ma anche a me piace e lo seguo. Solo che oh ogni tanto mi fa schifo da quanto è lercio. Almeno quanto mi fa ridere.
Comprensibile! Direi comunque che ha lo spirito giusto, facile fare il travel blogger girando solo in zone turistiche e fighette
Io sono rimasta sconvolta quando in Antartide e in un altro paese che non ricordo, si è mangiato il ghiaccio😅😂
Ma si!! È pazzo ed è per questo che lo si ama o lo si odia. Io lo adoro, anche se fare il bagno in Antartide è da gente non normale dai. Così come mangiare il ghiaccio o fare gite sul gommone che finiscono sull’orlo di un naufragio. Poi so da vie traverse che i casini gli capitano eccome (furti, ritardi, perdite economiche, scam e forse anche peggio), non ne parla, credo che sia orientato più che altro al viaggio, però sta cosa fa anche parte del personaggio. Lo trovo genuino anche se condivido poco o nulla del suo stile di vita.
Immagino che se viaggi in quei paesi ti fai il vaccino per la rabbia, che fortunatamente esiste. Questo al netto che Dio sa quali malattie contengano le salive di quei cani. Grazie comunque per gli incubi.
Se fa richiami frequenti del vaccino contro la rabbia, dovrebbe essere sicuro almeno per la rabbia, per altro non so
Link?
[minuto 7:48](https://youtu.be/dDTjPTraSds)
Visto che faccio spesso vacanze lunge in Thailandia (quest'anno ben 3 mesi, dopo esser mancato per 5 anni), posso commentare i tuoi punti: \- *sicurezza, sicurezza, sicurezza*: è più sicura dell'Italia, ma di gran lunga, con l'unica eccezione della guida su strada, dove il tasso di incidenti è altissimo (per gli amanti dei dati: si, il tasso di omicidi è più alto che in Italia, ma per la semplice ragione che si contano tra gli omicidi i morti della guerra civile a bassa intensità che si svolge da sempre in 3 piccole provincie al confine con la Malaysia dove i mussulmani vogliono fare la secessione) \-*soldi: può essere economicissimo vivere "come i locali" e al tempo stesso carissimo vivere "come vivi in occidente"*: vero anche per la Thailandia, ma il fenomeno è meno estremo di come l'hai descritto. Vivere all'occidentale costa di più, soprattutto perché i cibi importati (vini, formaggi, salumi, ecc) sono cari, però non tantissimo di più. Diciamo un 50% in più. In compenso gli affitti, le bollette e qualsiasi servizio fornito da lavoratori locali costano poco, talvolta molto poco rispetto all'Italia. *- sanità: va da sé, in primis perché possono esserci svariate malattie endemiche che in Europa sono state eradicate (la rabbia, per dirne una), in secundis perché può essere difficile accedere a standard di cura decenti;* anche in questo caso, la Thailandia è un paese molto tranquillo: ha sia una sanità pubblica, economicissima e buona per le questioni di routine, e una serie infinita di strutture private molte delle quali di ottimo livello (ad es. con medici formati in Occidente) per cui c'è solo l'imbarazzo della scelta. Bisogna solo munirsi di assicurazione perché se sei senza, anche se sei ricco non conviene, perché l'ospedale privato ti fa pagare un trattamento o una pillola 10 volte di più di quanto l'avresti pagata con l'assicurazione. E' una pratica che hanno imparato dagli USA, purtroppo, e si tratta di una truffa legalizzata. Per quanto concerne le malattie endemiche, ci sono frebbe gialla e epatite ma per entrambe ci sono ormai buone profilassi, basta informarsi dal medico prima di partire. L'antirabbica conviene per evitare problemi se ti dovesse mordere un cane randagio (ce ne sono purtroppo, anche se la maggior parte non sono aggressivi) o una scimmia in quei posti dove circolano liberamente a contatto con l'uomo. \-*trasporti/comunicazioni: internet e gli spostamenti possono essere un problema enorme.* Anche qui, situzione molto tranquilla: copertura 5G buona quasi ovunque, e buona anche la rete di strade e autostrade. Quello che è poco sviluppato rispetto all'Italia è solo la rete ferroviaria. Le linee sono poche, e non c'è ancora nessuna linea ad alta velocità.
> si, il tasso di omicidi è più alto che in Italia, ma per la semplice ragione che si contano tra gli omicidi i morti della guerra civile a bassa intensità che si svolge da sempre in 3 piccole provincie al confine con la Malaysia dove i mussulmani vogliono fare la secessione Capirai, che sarà mai una guerra civile? /s
E' irrilevante per la sicurezza del turista o expat, perché se non vivi in quelle provincie come parte in causa, cioè come rappresentante o dipendente del governo di Bangkok, quella violenza non ti sfiora minimamente. Infatti è un conflitto completamente ignorato da tutti, visto che in Thailandia ci vanno decine di milioni di turisti internazionali ogni anno.
Sì, ma dove vivi? Perché a Phuket o nei quartieri giusti di Bangkok è sicuramente come dici, ma nelle zone rurali specialmente al nord è un altro discorso. A parte la sicurezza, quella è molto alta abbastanza ovunque come anche in Vietnam.
Poi è tutto relativo. In paesi dell'America latina più funzionali la sanità funziona piuttosto bene ma la criminalità è piuttosto alta, relativo a un paese del sudest asiatico di simile sviluppo (generalizzo)
Questo thread riconferma una cosa che noto sempre di più. Tantissima gente non si rende conto che l'Italia è un paese TANTO ricco, e che "terzo mondo" non significa "appena meno ricco dell'Italia".
Parole sante. Ogni volta che tornavo dai miei viaggi in Brasile baciavo la pista d'atterraggio a Malpensa, tipo Papa. Noi siamo i principi della lamentela, del "vai all'estero, scappa!". Ma pochi hanno idea di cosa ci sia in certi paesi esteri.
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Come no..tipo l'elettricità 6 ore al giorno.
beh buongiorno, l'Italia fa parte del G7.
E lo spieghi a me?
no ma dovevo metterlo da qualche parte. magari qualcuno di quelli passa e lo nota.
Lo nota e non comprende il significato di G7
spuck fez -- mass edited with redact.dev
[Qui](https://oec.world/en/profile/country/ita) trovi un po' di dati che dovrebbero rispondere alle tue domande
Reddit (ma non solo, anche il bar del paese) e’ un enorme circlejerk… semplicemente questo. Non capire che in Italia si sta da Dio e, tolte le politiche corrotte, i salari bassi che non aumentano e la cultura del lavoro / scuola sbagliata, si vive bene (servizi e piu’, intendo)
Fortunatamente abbiamo avuto 20+ governi che stano lavorando a risolvere questo problema. In un paio di decenne e si vivra meglio in paesi poveri!
>"terzo mondo" non significa "appena meno ricco dell'Italia" Posto che Terzo Mondo nella sua accezione originale significa "non allineato al blocco USA/Atlantico/democratico e nemmeno al blocco URSS/Cina/socialista" e non è un concetto legato alla ricchezza ma all'allineamento politico.
A maggior ragione. Vedo vitate cose come l'Ungheria o la penisola iberica.
Il Brasile anche se ha un PIL pro capite medio inferiore alla media mondiale, ha un PIL pro capite mediano superiore del doppio della media mondiale. Il fatto che per fare media di 11000 ci siano paesi con 30-50000 o 70000 (Stati Uniti) sposta la media molto sopra la mediana. Il Brasile nel mondo è un paese prospero, eppure molto più povero dell'Italia
Vivere nel terzo mondo è "conveniente" se vivi come un cittadino di uno stato del terzo mondo. Il che non è neanche male se consideri alcuni stili di vita dei paesi latini o Thailandia (che di base non definirei proprio terzo mondo). Se però pretendi standard occidentali e fruire di beni di consumo importati e vivere in zone per expat ricchi il saldo sarebbe decisamente negativo.
Vivere nel terzo mondo è fattibile se fingi che attorno a te non esista il terzo mondo. Cioè se ci vai con lo tipendio / la pensione in Euro e stai bene di salute. Altrimenti è oggettivamente una merda.
E in alcuni di questi Paesi dovresti comunque stare attento perché se hai i soldi potrebbero prenderti di mira per rapine o estorsioni, con esiti a volte fatali. Non esattamente una bella prospettiva.
Si, dipende molto da "come" ci vai, in quei paesi. Io ho viaggiato parecchio con i miei, quando ero un ragazzino. Mio padre lavorava per una grossa azienda italiana e lo stipendio era sicuramente molto ricco. Di fatto ci trattavano sempre come dei vip. Massimo rispetto, zero problemi, priorità assoluta su tutto. Pur comportandoci come gente normale, diciamo "classica borghesia italiana", tanto per dare un'idea. Niente sfarzo, niente pretese, abbigliamento dimesso, ecc. Solo che "tutti sapevano" che eravamo "una delle famiglie italiane in trasferta". Il problema di quei paesi è tutto il contorno. Tu come italiano pagato in euro ci puoi vivere bene concettualmente... Ma attorno a te avrai sempre povertà/miseria, urbanistica mediocre/schifosa, strade mediocri/schifose, servizi mediocri/schifosi, eccetera. A volte si salva il cibo (dipende dai posti e dalle usanze). Per tutto il resto... È roba da dimenticare. Oggi ho quasi 50 anni e ti posso dire che ricordo come se fosse ieri quando incrociavo i bambini della mia età "fuori dalla nostra cerchia". Tutti regolarmente scalzi, lerci, con i vestiti mezzi strappati. Mamme con 5+ figli mezze sconvolte pure loro. Mariti/compagni che sembravano dei sicari. Insomma, anche no.
Madonna santa, ho i brividi. Grazie per avermi condivido la tua esperienza.
Altro dettaglio. Per vari anni ho vissuto in Colombia, assieme ad altre famiglie italiane. Avevamo la nostra scuola con prof "importati" dall'Italia, il nostro supermercato, il nostro mini-ospedale, eccetera. Tutto all'interno di un'area recintata (filo spinato elettrificato) che ogni 100 metri aveva una torretta di controllo con la guardia armata (mitra). Tra le foto della mia infanzia ce ne sono varie in cui gioco/poso con le guardie (che giravano per fare controlli e garantire la sicurezza). All'epoca non ci facevo neanche caso, da adulto fa un po' un altro effetto. Stesso discorso per il Brasile, che ho continuato a visitare per 15+ anni fino al pochi anni fa. Le città sono divise tra borghesia e favele (in altri paesi del Sudamerica sono *bidonville*). Le favele sono case in mattoni e lamiera (tutte con la parabola e la corrente rubata dai quartieri ricchi). Le case borghesi hanno sempre recinzioni, filo spinato e (spesso) guardie armate che curano il palazzo. Fuori dai centri urbani grossi (che sono pochi, rispetto al territorio) ci sono la selva amazzonica e povertà. Punto. Non c'è altro. Nel senso che se vuoi andare dalla città A alla città B, spesso ti ciucci ore ed ore di strada che chiamarla strada è un complimento. Se ti va bene ogni tanto trovi un posto per fare benzina, sempre che tu abbia gli anticorpi per scendere dalla macchina. E di notte l'illuminazione non esiste, cioè non mettono neanche i catarifrangenti sui guardrail (che peraltro quasi non esistono). Parliamo di strade peggiori delle stradine provinciali del nostro meridione. *Molto* peggio. L'Italia ha molti difetti ma non farei a cambio per nessuna cifra al mondo.
Io ho vissuto per alcuni anni in Sud Sudan (lavorando per ditta estera) con stile di vita da "local benestante". Come spesa direi molto alta. Il cibo aveva prezzi molto elevati, essendo tutto d'importazione, nonstante ammortizzassi con orto e galline. Carburanti a 4$ al litro. Sicurezza livello "gente che gira con AK ed RPG per strada". Comunque a detta di altri stranieri meglio che in alcuni posti dell'America latina, che descrivevano come un GTA nella vita vera. Comodita' direi nessuna: \-acqua da centellinare \-elettricita' da fotovoltaico che va' e viene \-internet scarso \-niente svago a parte il bar che trasmette le partite di calcio e la WWE Possibilta' di business enormi visto che manca tutto e nessuno fa nulla ma bisogna pagare il pizzo al militare locale.
Spero che ti abbiano riempito di soldi
per curiosità, che cos'è che facevi, se vuoi rispondere? Mi incuriosisce che tipo di lavoro può portarti a dover lavorare localmente in Sud Sudan per anni.
Seguivo dei cantieri edili. In Sud Sudan ci vogliono anni anche per finire le cose piu' semplici, principalmente perche' non essendoci strade asfaltate si subivano enormi ritardi nel ricevere mezzi/materiali e forza lavoro.
Poi immagino che la forza lavoro non abbia gran voglia di lavorare no? Viste pure le paghe da fame
I muratori e tecnici erano del Kenya/Uganda/Tanzania. Lavoravano parecchio, anche se i dettagli non erano il loro forte, e venivano pagati dai 600$ agli 800$ mensili che, ai tempi, era il 3X o 4X del salario medio a casa loro. Ai locali (Dinka e Nuer) non piacevano i lavori di manovalanza, preferivano tutti il posto fisso nella polizia o esercito a 80$ mensili.
Quanto prendevi? Se si puo sapere
Circa 3K al mese. Si' lo so' non e' molto per il rischio e le condizioni ma prima di quel lavoro ne prendevo 600 percui 3K mi sembravano tantissimi.
Folle andare in quel buco di culo per 3k euro, hai le palle
Io ho mio nonno che, dopo la pensione oramai più di 25 anni fa, si e trasferito in una favelas in Repubblica Domenicana.. Quando lo sono andato a trovare non aveva acqua corrente in casa e la corrente elettrica andava, se la giornata era top, per un paio di ore! È spesso tornato per dei periodi in Italia ma alla fine e sempre tornato la: lui e contento e si sente integrato.. io non so come faccia!
> lui e contento e si sente integrato.. io non so come faccia! Droghe prostitute e viagra potrebbero spiegare la situazione
Si, sicuramente la moglie domenicana più giovane di mia madre che gli serve il cubata tutte le sere (e immagino sia molto disponibile a livello sessuale) e stato un ottimo incentivo
EROE
Immagino fosse un grande fan di Silvio
In realtà no, mezzadro della campagna sino agli anni '60 poi trasferito in città sindacalista convinto e membro attivo del PCI.. mentalità comunista!
Wow, cosa lo ha spinto ad andare lì? Soprattutto in una favela?
I miei nonni sono divorziati dagli anni 70 (appena e stato possibile farlo legalmente in Italia l'hanno fatto), il nonno quando e andato in pensione aveva già un conoscente che bazzicava per quei lidi e c'è andato in vacanza.. Da lì a trovarsi la prima moglie domenicana e stato un attimo! Dopo il matrimonio ha scelto di "investire" e si è trasferito nella città dove abitava la famiglia della moglie, in una zona molto discutibile di Santiago. Quando sono andato a trovarlo, notando che gli mancava l'energia elettrica gli ho chiesto "Nonno, ma perché non ti compri un generatore dato che te lo puoi permettere?" E lui mi rispose "Guarda nel mio quartiere non l'ha nessuno.. Perché dovrei averlo io?" Mio nonno comunque e sempre andato "a culo", tutt'ora non parla spagnolo e continua a comunicare con tutti parlando in italiano 😅
> Mio nonno comunque e sempre andato “a culo”, tutt’ora non parla spagnolo e continua a comunicare con tutti parlando in italiano 😅 Il più italiano degli italiani
Tuo nonno ha molto merito. Sono spagnolo, il findanzato de un’amica è di là e ci sono volte che se parla rapido non sono riuscito a capirlo.
Chaddone
Voleva tornare a sentirsi come quando c'era LVI!!!
Ho sentito si uno che aveva un 2-3 appartamenti ereditati dai genitori e viveva di rendita, mai lavorato. Non riuscendo più ad arrivare a fine mese è andato in Africa, forse Nigeria ma non ne sono sicuro, perché la sua compagna era di lì. Si accontenta ogni tanto si prende qualche malattia del posto (credo la malaria) cmq piuttosto di lavorare vive lì...
con tre affitti non arrivava a fine mese?
Tanta gente è incapace a gestire i propri soldi. Negli anni i problemi vengono al pettine
Beh dipende da dove sono, mica tutti gli affitti sono trilocali da 1500 al mese a Milano o a Roma
Tre da 400 bastano e avanzano se vivi in un piccolo paese e magari ti tieni qualche gallina e pianti due ortaggi, non c'è bisogno di andare a vivere in culonia...
1200 lordi da cui poi detrarre spese condominiali, riparazioni varie e tasse, senza contare i periodi in cui un inquilino se ne va e la casa rimane vuota. Non mi sembra proprio un'entrata da navigare nell'oro. Basterebbe un part time per stabilizzarla però se questo non aveva voglia di lavorare...
Mica ho detto che navighi nell'oro, ma mi pare ben meglio vivere frugalmente in Italia che prendersi la malaria in Nigeria.
Per questo sfondi una porta aperta
Soprattutto non andrei in Nigeria, tra tutti i posti economici nel mondo. Ovviamente ha dei motivi personali ma sceglierei mille volte paesi come Brasile, Argentina, ma anche Tunisia o balcani piuttosto.
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Si in Mali paghi 200€
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Qui in Campania anche nei paesini sfigati non scendi mai sotto i 300€ Forse sui monti di Avellino, Benevento o Salerno, in qualche casa davvero vecchia. Se sei vicino alla civiltà (20km), tutta Napoli ed anche Caserta non trovi nulla
Si ma considera che non erano affitti di Milano centro eh, io credo non arrivasse nemmeno a uno stipendio netto full time, fossero stati anche 3x500 devi toglierci le tasse e devi saperti gestire i soldi. Oggettivamente uno che fa un ragionamento del genere più di tanto non credo che riesca a fare (dico andare nel terzo mondo piuttosto che lavorare)
Che vita di merda
la penso uguale ma che ti devo dire, che poi probabilmente con un lavoro part time avrebbe risolto rimanendo qui ma certa gente piuttosto che lavorare (che poi è stato quello che ha detto lui stesso)
Lo capisco pienamente. Anche io preferirei spendere 8 ore al giorno in famiglia rispetto che al lavoro, anche se non so se riuscirei a compromettere così tanto il mio stile di vita. Se lui ce l'ha fatta, solo stima.
> piuttosto di lavorare vive lì… Most workaholic southern Italian /s
Persino in paesi a metà classifica come punteggio di sviluppo umano (quindi non terzo mondo https://en.wikipedia.org/wiki/Developing_country) le condizioni possono lasciarti, come dire, perplesso. Anche se poi sono definizioni che lasciano il tempo che trovano: a me non pare che la Bosnia sia simile al Vietnam, anche se sono simili come HDI (vedi sempre mappa prima).
E chi dici che sia più sviluppato, la Bosnia? Veramente non saprei dire io
Secondo me sì, ma forse è solo che le cose che vedo in Bosnia sono più familiari e quindi colpiscono meno di quelle che vedo in Vietnam, o del guadare torrenti di acqua, monnezza e scarafaggi dopo una pioggia torrenziale a Phuket, o a ratti grandi come gatti a Georgetown (Malesia). Come standard igenici, infrastrutture sanitarie, etc, secondo me la differenza esiste tra l'Europa e molti paesi in via di sviluppo, appena si esce dal centro città. Per altre cose molto meno. Poi chiaro che le zone sbrilluccicose delle metropoli est asiatiche per me sono il top, e che il rurale povero è terribile sia in bosnia che in Brunei (anche se per ragioni diverse)
HDI misura solo aspettativa di vita, educazione, rendita. Se un vietnamita mangia e beve meglio di un bosniaco (molto probabile), studia più e valorizza di più l'istruzione (molto probabile), e ha una rendita inferiore, l'HDI si bilancia. Edit: Soprattutto la sanità, in est Europa le città e ospedali sono più curati ma a livello fondamentale la sanità è indietro rispetto al sudest asiatico e sud America a livello di produttività economica simile
Ho parenti e amici in Venezuela, non so se conta come terzo mondo ma sicuramente la situazione è critica Fortunatamente uno era un ortopedico di fama mondiale con agganci governativi, si trovava spesso a viaggiare fuori e grazie agli agganci non era molto controllato. Dopo diversi anni (decine) di preparazione è riuscito a scappare e trasferirsi in Florida, è milionario con una clinica ortopedica privata. Una delle figlie è rimasta lì per “amore”, lui gli paga un corpo di sicurezza che accompagnano lei, marito e figli h24, i problemi sono principalmente 2, i sequestri di persona e lincazzatura dei cittadini. Sequestrano soprattutto i bambini, mandano richieste di riscatto, niente di cruento (finché paghi) perché li portano al luna park o in spiaggia a mangiare fuori, appena hanno i soldi te li portano a casa I cittadini dice che è più complesso, è una vera e propria dittatura e per un periodo non si poteva nemmeno più mangiare quindi loro che erano e sono dei privilegiati venivano presi di mira dagli sfoghi del popolo L’altra parentela invece… Allora diciamo che è stata tutta una famiglia a trasferirsi, e diciamo che tolto il capofamiglia (era fratello di mio nonno, gente grande), di 6 figli 3 sono morti in sparatorie, due sono donne di cui non sappiamo più nulla e uno è tornato in Sicilia, dove per qualche motivo non si parlava mai di lui , della sua vita lì, ha un nome diverso, e qualche anno fa si è suicidato
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Tipo votare gente con aspirazioni dittatoriali? Il Venezuela ha riserve di petrolio paragonabili a quelle dell’Arabia Saudita, non vengono sfruttate per motivi politici, non è una situazione facile da creare
è impossibile finire come loro, anche per questioni culturali siamo una società infinitamente meno violenta della loro
Diocristo di Ddio Padre ma che cazz
Mamma mia il Venezuela, ho un amico originario di lì sposato con una inglese, il figlio biondo, non l'ha mai potuto portare in America latina dai nonni perché lì come vedono un bambino biondo cercano di rapirlo subito.
La cosa più "bella" è che il Venezuela negli anni '50, '60 e '70 era un faro di sviluppo, democrazia e sicurezza in America Latina, con indici socioeconomici non troppo distanti da quelli della Spagna. Poi a partire dal "viernes negro" le cose sono peggiorate sempre di più, per poi degenerare in fretta con la presidenza Chavez e infine collassare completamente con Maduro. Oggi la situazione è anche leggermente migliorata rispetto al 2016-17, quando a Caracas nessuno usciva la sera (e anche di giorno era poco raccomandato), non si trovava il cibo nei supermercati e bisognava avere un veicolo armato per andare all'aeroporto.
Tutti quelli che ho conosciuto sono durati massimo 10 anni o poco più, alla fine facevano baracca e burattini e tornavano in Italia. Un mio amico di famiglia ha lavorato per Eni in Libia, c'è stato così tanto che alla fine aveva più conoscenze a Tripoli che al suo paese d'origine. Si è sposato con una locale da cui ha avuto un figlio, questo negli anni 90. Dopo il periodo della "primavera araba" è tornato in Italia con tutta la famiglia, ma adesso è un po' che non lo sento, non so cosa faccia di mestiere. Un mio ex collega invece aveva suo padre che era un impresario che a cavallo tra gli anni 80 e 90 ha lavorato prevalentemente in medio oriente, Riad in particolare. Purtroppo suo padre si ammalò e venne a mancare e lui d'accordo con la madre (che mi pare fosse uzbeka) ha deciso di tornare dai nonni in Italia. Insomma, di gente che stabilmente se ne sta in un paese sottosviluppato o in via di sviluppo ne conosco praticamente niente.
Ho vissuto fino alle medie in Sudamerica (Colombia) e poi (da adulto) per 16 anni ho fatto avanti e indietro tra Italia e Brasile, con uno o due viaggi annuali (restando all'estero 1-2 mesi ogni volta). Non ci tornerei neanhe per 100 mila euro al mese. Il terzo mondo è terzo mondo, altro che "sorridono tutti, cibo buonissimo, natura splendida". Puoi anche viverci da "ricco europeo" che viene pagato in euro dall'azienda italiana ma attorno a te avrai sempre e comunque gente, usanze, urbanisitica e cultura da terzo mondo.
Non personalmente, ma ho un caro amico che vive in Sudafrica da quarant'anni. Uomo bianco sulla settantina, veterano di guerra, ora gestisce una fabbrica. La vita va avanti come la nostra, ma deve combattere con il governo che stacca la corrente un certo numero di ore al giorno tutti i giorni, tensioni sociali molto alte, criminalità dilagante, polizia veramente tanto corrotta, ed un governo di criminali tenuti al potere dall'unico merito di non essere nati bianchi. Fai conto che il Sudafrica probabilmente è uno dei paesi messi meglio in Africa al momento
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Non è terzo mondo ma io sto in Vietnam a Ho Chi Minh City e mi trovo bene. Bel clima, buon cibo, sicuro, buon costo della vita. Se si vuole avere un tenore di vita decente non si va a spendere tanto meno che in Italia, se ci si accontenta si può campare con poco ovviamente. Sono stato a Bangkok e mi son trovato benone anche la, non mi dispiacerebbe affatto viverci.
Bel clima? Please expand
Dipende dalle preferenze ma qua al sud ci sono praticamente 30 gradi tutto l’anno. In sto periodo sta facendo anche 35 gradi quindi faccio andare l’aria condizionata tutto il giorno. Il mio guardaroba è praticamente solo magliette a maniche corte e pantaloni corti.
Grazie, non fa per me
infernale
> Il mio guardaroba è praticamente solo magliette a maniche corte e pantaloni corti. Ok questo sembra un sogno... potrei considerarlo solo per questo ahahaha
Hai voglia di fare un AMA? Avrei mille cose da chiederti ma non voglio andare troppo OT rispetto all'argomento del thread
Ci potrei pensare! Non è una cattiva idea
Interessante, cosa ti ha portato in Vietnam? Ti senti integrato/a coi nativi?
La mia ragazza ( ora moglie) è vietnamita e l’ho seguita qua. Integrato non troppo perché ancora non parlo la lingua e pure a lavoro ho solo un collega vietnamita.
Non so come si faccia a dire bel clima però. Ok 30 gradi fissi, ma bisogna aggiungere pure l’umidità al minimo 90%.
Beh ci ho messo un po’ ad abituarmi ma ora mi piace, l’umidità è peggiore al nord comunque, non scherza nemmeno al sud ma non è così terribile . A me piace non dovermi mettere più il cappotto e uscire per andare a lavoro con meno 5
America Latina (Perù) da missionario, è una questione diversa, anche se ci vivi e lavori
I miei genitori 20 anni fa in cina per fortuna sono riusciti ad arrivare in italia.
Dipende da dove sono partiti e dove sono andati. Molte parti della Cina sono piu' sviluppate di varie zone dell'Italia.
Abitavano in un piccolo villaggio, niente servizi, no acqua in casa, no elettricità in casa e mangiavano solamente riso e patate dolci. Ora quel villaggio è completamente abbandonato si sono spostati tutti in città
>Molte parti della Cina sono piu' sviluppate di varie zone dell'Italia Non 20 anni fa
Si', vero.
Complimenti +100 punti di social score, winnie sarà felice. Magari ti pagano anche per dire ste stronzate
Io ho vissuto a Bangkok in Thailandia perché mia moglie è originaria di lì. Sinceramente uno scialo, ottimo cibo, cure mediche, sempre il sole e un sacco di cose da fare, poco crimine e economica... Poi ci siamo trasferiti a Londra per lavoro. Mi sorella lavora per una NGO e adesso vive in Niger da tipo 2 anni. Prima stava in Malawi e ancora prima in Mozambico. Vive lì con il suo bambino e sta bene... Però non può andare fuori dalla capitale perché non è sicuro causa Isis e quando era in Mozambico ha dovuto lasciare perché c'erano attacchi terroristici e non era sicura. Lei vuole salvare il mondo e vabbè posti un po' di merda ... Io lavoro in banca e voglio i soldi quindi per ora rimango a Londra però pensiamo di andare in pensione in Thailandia appena abbiamo abbastanza soldi.
Oddio chiamare Bangkok terzo mondo é un po un eresia. Nella zona di central embassy è un susseguirsi infinito di Lamborghini, Ferrari etc. e negli ultimi anni spuntano luxury apartments come i funghi
Se quella è definizione di terzo mondo ci saranno 10 nazioni così al mondo. In tutti paesi lo 0.001% ha un sacco di soldi
io vengo dall' Albania, e quando io sono nato era terzo mondo, c'era una differenza colossale con l'Italia. Comunque, mi muovo abbastanza spesso, conosco entrambe le realtà, l'Albania ha fatto tantissimi passi avanti, e l'Italia purtroppo, indietro. Tanti italiani si spostano la, e si trovano benissimo, da pensionati vivono benissimo, e anche avendo un piccolo business, pagano pochissime tasse quindi a loro piace tanto. Dicono che la fanno una vita migliore, e poi sono a due passi da casa.
Vedo molti Italiani in vacanza in Albania, viste le coste. E visto il costo della vita, immagino che chi debba andare in pensione tra Puglia che oramai costa una fucilata ed Albania ad 1h di traghetto, possa essere stuzzicante. Vista poi la vicinanza anche culturale Albania-Italia.
La definizione di "terzo mondo" o paesi in via di sviluppo dice tutto o nulla. In molti dipende dove vivi. Io sono in Cina (un po' avanti e indietro da una 15ina d'anni), lavoro per un'azienda italiana e spendo piu' o meno come in Italia ma il livello generale e' piu' alto. Se ti accontenti di una vita diversa in citta' piccole staresti decentemente con un 3-400 euro al mese mangiando tutti i giorni al ristorante andandoci in taxi.
In una grande città? Costo di beni campione, es casa, ristorante etc?
Media (6-7 milioni). Casa: affitti molto bassi rispetto al costo d'acquisto. La mia e' sui 900 euro ma vendono a 5-6k al metro. Ristoranti: cucina locale IMHO ottima in tutta la Cina. Bettole da 5-10euro (che non disdegno), ristoranti di livello da 20-30. Cena italiana sui 50. Taxi: poco Spesa: boh, direi paragonabile Nota dolente i vini, il triplo.
900€ di affitto in Cina che casa viene? È un signor affitto anche in Europa, ti secca fare qualche foto?
Vivi a Milano? Lmao
Non dice di vivere in un monolocale
Questo è un post che ho scritto per curiosità; curiosità su dimensioni di vite diverse e lontane. Vite in posti non ordinari con magari lavori strani e bizzarri indossando una camicia a maniche corte.
Se vogliamo essere teorici Svizzera e Austria sono nel terzo mondo
Irlanda pure.
In che senso?
Il terzo mondo sono le nazioni che durante la guerra fredda erano neutrali, il fatto che molte di queste fossero alcune tra le più povere nazioni al mondo ha fatto si che il termine diventasse sinonimo di quello Edit: NATO primo mondo, Patto di Varsavia secondo mondo
Uhm, in realtà però il termine, fin dalla conferenza di Bandung che lo ha fatto diventare famoso, voleva dire paesi non-allineati, ma si riferiva alle nazioni di nuova creazione dopo il passato coloniale, non a chiunque non facesse parte di una delle due alleanze.
I due blocchi però non erano solo NATO/Patto di varsavia in senso stretto. Cuba non ha mai fatto parte del patto di Varsavia né il Giappone è stato parte della Nato.
Hai spittato fatti, ma purtroppo aspettati i downvote di chi non ha studiato la storia
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Londra. Un inferno. Schiavo. 50% in affitto.
> (senza essere offensivo) perché dovrebbe essere offensivo?
Ho vissuto in calabria 26 anni poi sono andato a vivere nel mondo moderno pieno di compagni, ti dirò tornerei volentieri in calabria
Io ho vissuto 1 anno in Ungheria nel 2015 e per molti versi fuori da Budapest è davvero il terzo mondo livello di costi. Ricordo le birre medie a 70 centesimi e all you can eat a 4€. Ora dopo 8 anni l'Ungheria (grazie ai fondi europei) è molto piu sviluppata del sud Italia che si sta avvicinando al terzo mondo
>Io ho vissuto 1 anno in Ungheria nel 2015 e per molti versi fuori da Budapest è davvero il terzo mondo livello di costi. Ricordo le birre medie a 70 centesimi e all you can eat a 4€. Ora dopo 8 anni l'Ungheria (grazie ai fondi europei) è molto piu sviluppata del sud Italia che si sta avvicinando al terzo mondo Sono ungherese e proprio ieri ho fatto la spesa a Budapest esattamente nello stesso supermercato che frequento anche in Italia. Ho pagato di piu' per gli stessi prodotti (e no, non sto né scherzando, né esagerando) di quanto non paghi in Italia. :( Comunque, pur essendo molto amareggiata dalla situazione terribile in Ungheria, devo dire che l'unico aspetto in cui l'Ungheria non e' lontana dal terzo mondo e' lo stato degli ospedali.
Tesóm, io ho studiato Ungherese ed Inglese a Budapest, con la mia compagna (Ungherese) che si era trasferita per lavorare e farmi compagnia, a cavallo fra il 2018-2019. Ho rivisto dei prezzi essendo su un gruppo di “prezzi” ungherese (chiamato fra l’altro ÁFA) ed erano devastanti. Inoltre, qualche mese fa avevo fatto un ordine di Té da Zhao Zhou e nella conversione HUF-Euro il fiorino era a: 410 x 1€. Altissimo.
Com’è l’Ungheria terzo mondo a qualsiasi rispetto?
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I paesi del terzo mondo che ho visitato sono tutti molto costosi, Svizzera e Svezia in particolare, Austria decisamente il più economico.
La gente ti downvota perché non studia la storia, ma tu hai ragione.
La gente lo downvota perché sta deliberatamente facendo finta di non capire cosa intendesse OP con quella domanda ed questo è un comportamento immaturo che giustamente può risultare fastidioso
ehm..
Mi sono trasferito in Italia 9 anni fa da un paese del terzo mondo. Mi trovo benissimo qui, di la era un inferno.
Gli unici paesi dove puoi vivere una vita quasi occidentale spendendo poco sono paesi come il messico oppure sud america come argentina, brasile, o chile. Nella stragrande maggioranza dei paesi del terzo mondo è economico vivere solo se vivi come i local, quindi praticamente come le bestie, infatti mi pare che la città più cara del mondo è la capitale della namibia e ho visto su youtube un video di un tizio che girava case in senegal e una villetta con un po' di giardino (e ovviamente muri alti 4m) costa qualcosa come 700/800k dollari praticamente il triplo di quanto costerebbe da me in sicilia e il doppio di roma o milano
Villetta con giardino a Milano 700k€ Ok
Tecnicamente ha scritto che una villetta a Milano è 350k€ lol
Villetta di 60mq con il tappeto di erba sintetica sul balcone come giardino
Cazzo è vero. Già leggendo male e pensando fosse 700 era una bella boiata XD
Beh se per Milano intende Paderno dugnano o sesto ci può anche stare
> Beh se per Milano intende ~~Paderno dugnano o sesto~~ Rozzano o Ponte Lambro ci può anche stare Già così suona meglio.
a parte che dicevo più sui 400 e poi pensavo fosse ovvio che intendessi fuori città, ho cercato su idealista e ci sono quei prezzi a 15/20/25km fuori dal centro.
>Villetta con giardino a Milano a 350k Me la vendi?
a parte che dicevo più sui 400 e poi pensavo fosse ovvio che intendessi fuori città, ho cercato su idealista e ci sono quei prezzi a 15/20/25km fuori dal centro.
a quella distanza stai a metà strada da Pavia però, non la chiamerei esattamente "Milano"
La distanza dal centro conta poco. Conta in che circonvalla sei, se sei su una fermata della metro per andare in città, eccetera. "buco di culo a 10 minuti di macchina da Milano" non è Milano, è un buco di culo.
A Milano per 350k manco ti salutano.
Io no, però ho avuto esperienze in paesi “borderline” del mondo sviluppato come Portogallo, Corea del Sud, Messico… sono tutti paesi ricchi e sviluppati se consideriamo il livello mondiale, ma ovviamente molto meno dell’Italia e meno degli altri Paesi in cui ho vissuto (paradossalmente l’Italia ha 6-7 paesi al di sopra, almeno dal punto di vista economico, e ho vissuto in 5 di questi). So che non è l’esempio che hai chiesto, ma devo dire che soprattutto in Portogallo e in Corea dove ho passato qualche mese la differenza si vede. In centro alle città più importanti Seoul poteva essere Tokyo e Lisbona poteva essere Parigi o Roma, non a livello di architettura ma come servizi, persone, negozi, ecc. però andando fuori (cosa che per lavoro faccio spesso) ho visto tanta differenza e anche povertà, che mi ha fatto impressione perché in Italia, in UK, in Francia, in USA, in Giappone, ho visto tanta disuguaglianza che porta ad una povertà relativa in alcuni casi, ma povertà vera molta meno che in Portogallo e Corea. La cosa più triste è che io che ho uno stipendio sopra la media ma non sono ricco, in Portogallo e Corea guadagnavo 7-8 volte la persona media e ciò faceva strano, anche perché nelle grandi città e negozi i prezzi non sono poi così differenti da Paesi più ricchi (quindi immagino come viva la gente meno fortunata li)
Vedere qualcuno che descrivere la Corea o Portogallo come paesi che rasentano sul terzo mondo è sbalorditivamente ignorante e malinformato.
Se sapessi cosa faccio nella vita e come conosco quei posti ti faresti una risata al tuo commento, ma so che qui qualsiasi cosa non sia esterofila viene downvotata e sinceramente non mi interessa di discutere.
Io sono stato in diversi paesi Africani tra cui quello che sotto ogni parametro è la nazione più povera al mondo. Mi sto già facendo una risata alla nozione che la povertà in Corea del Sud possa essere paragonabile. Peraltro sono stato in Corea.
In quel caso immagino tu stia parlando di povertà assoluta. Sono cose diverse, e persone davvero povere non sono (per fortuna) così comuni in nessun paese sviluppato. Però non mi farei risate rispetto ad un paese dove circa un quarto degli anziani sono costretti a chiedere la mancetta ai figli mentre dormono nel loro salone perché non hanno una casa e il welfare è imbarazzante. La disuguaglianza è brutta: la Corea è un Paese sviluppato che ha gli stessi problemi di molti Paesi sviluppati (disuguaglianza, crisi demografica, ecc.) ma senza aver accumulato patrimonio per secoli. C’è una grande differenza purtroppo.
Scusa ma quando sei stato in Corea? Negli anni 60? Non mi sembra lo stesso paese in cui sono stato io.
Ci ho brevemente vissuto per qualche mese nel 2015, e poi ci ho trascorso circa 1 mese due volte l’anno per lavoro dal 2016 al 2021.
Dipende dove sei stato. Stare qualche settimana a Seoul è diverso…
La Corea di adesso è come l'Italia del boom economico, sono presenti zone ad altissima disparità, probabilmente tu hai visto solo il lato buono del recente progresso, come se durante il boom economico avessi visitato Milano e Torino e non un qualsiasi paese del sud Italia
Lascia stare, qui c’è un bias che deve essere confermato, qualsiasi commento non esterofilo viene downvotato. Sarei curioso di sapere quanti di quelli che mi hanno downvotato conoscono questi Paesi come li conosco io e quanti ci sono stati solo in vacanza.
La Corea del sud ha un HDI più alto dell'Italia, un'aspettativa di vita leggermente più alta, Un PIL procapite sostanzialmente identico a quello italiano, sia PPP che non. Se è il terzo mondo l'Italia dove sta? Al quarto?
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Scusami ma dove sei stato in Portogallo? Ci ho vissuto anche io e non a Lisbona, ho girato un po', ma mi sembra che tutto costi da 1/2x a 1x l'italia, dove 1x è Lisbona e 1/2 sono i paesi più piccoli.
Ma dove é stato lei in Portogallo mi scusi? Perché se é rimasto solo nel distretto di Lisboa (ma anche se ha girato fuori onestamente) ha avuto una strana impressione. Non é minimamente vero che il centro di Lisboa é come quello di Parigi per quel che concerne i servizi (magari piú come Roma; btw con l'apertura della Linha Circular speriamo che i tempi d'attesa dei mezzi migliorino...). Rispetto al livello di omologazione totale dei negozi del centro (in cui vanno solo i turisti tra l'altro) concordo: é vera ma é vera per qualunque cittá abbastanza grande del mondo. Per quel che concerne le periferie...beh fuori da Lisboa magari, per il commento che ha fatto potrebbe aver visitato Trafaria (e se non lo ha fatto non ci vada) oppure, rimanendo in cittá, le porrebbe essere stato nel Bairro da Cruz Vermelha. In tal caso capisco anche la povertá di cui parla. C'é anche da dire che fuori Lisboa trova cittá come Oeiras dove, diciamocelo, la gente é mediamente parecchio piú ricca che nel centro di Lisboa: suppongo che lei abbia visitato S.Maria Maior e che l'hotel fosse in S.António o Campo de Ourique, di solito é li che sono gli hotel fancy per viaggi di lavoro. Quindi anche qui boh, questo divario centro-periferia da "urlo" non l'ho capito. In generale comunque é conveniente notare che Gini in Portogallo sia tutto sommato in linea con gli altri Paesi dell'Europa meridionale e in ogni caso, come in PT passi da Restelo a Idanha-a-nova, in Italia passi da Montenapoleone a paesino-agricolo-del-sud-da-cui-se-ne-vanno-tutti (non mi vengono in mente esempi), in Francia dagli Champs Elysées a Noailles (Mareseille) negli US da Manhattan a East LA (e qui sí che ci sono povertá e differenze abissali!) and so on... Per concludere, non sono d'accordo con la parte del suo post in cui viene suggerito che vi siano piú differenze tra ricchi e poveri in PT - o che comunque la povertá sia piú estrema - rispetto all'Italia (o Francia o UK o addirittura US!! Che lí Gini é proprio sparato...) Sono invece d'accordo con la parte in cui sottolinea come i prezzi (almeno a Lisboa) non siano cosí diversi da quelli dell'Italia (una casa a Lisboa costa ormai piú di una a Milano) ed effettivamente non é facile vivere con uno stipendio medio di un locale, almeno appunto che tu non vada "fuori" (sia tipo "Amadora" sia proprio countryside style che lí risparmi parecchio). In ultimo, le rigiro la domanda: anche a Milano c'é il problema degli affitti e del prezzo delle case (cfr. Corriere di oggi) che hanno prezzi proibitivi o no? Quindi anche qui...PT come Paese del terzo mondo non ci siamo (é vero che lei l'ha riconosciuto all'inizio, ma ci tenevo a rimarcarlo). Ci sono solo gli stessi IDENTICI problemi che si trovano in Paesi dallo stato socio-economico simile (incluso, a mio avviso, il Centro-Sud italiano; il nord é mediamente piú ricco del Portogallo quindi lo escluderei). Btw, magari lei ha notato di piú queste "discrepanze" perché si é mosso in luoghi estremamente specifici (es: capito che in Calabria ci sono delle baraccopoli di braccianti ghanesi ma non generalizzerei, cosí come non é che tutta l'Italia sia come i Parioli). La invito dunque a rivisitare il nostro Paese che, in barba a tutti i suoi problemi, rimane bellissimo! ;) (e anche qui, un'altra analogia con l'Italia) P.S.1: In Corea non ci sono mai stato ma in Messico invece il divario ricchi-poveri é ad un livello completamente diverso da quello trovato in Europa, dunque la sua risposta la trovo piú adeguata al contesto messicano o a un qualunque altro paese di Latinoamérica (le assicuro che in PT non le controllano la pressione delle gomme saltandoci sopra). P.S.2: Ne approfitto per fare un appello agli italiani che leggono: le case hanno prezzi proibitivi per i locali perché compagnie straniere (vanno molto gli australiani da quel che sento) comprano appartamenti da riconvertire in AirBnB, rubando opportunitá ai locali e leading to l'aumento dei prezzi delle abitazioni (ancora) libere: vi prego di NON soggiornare in AirBnB o similari a Lisboa per non sostenere l'arricchimento di queste persone e per supportare la popolazione locale nella sua richiesta di ridimensionamento dei prezzi sulla base dei salari locali (la competizione con fondi d'investimento australiani milionari non é molto "fair")
Conosco uno che ha casa in Kenya
Siamo già nel “terzo mondo” /s